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 Gli angeli

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rachelecartomante

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MessaggioTitolo: Gli angeli   Gli angeli Icon_minitimeMer Giu 20, 2012 6:14 am



Etimologicamente la parola "angelo" deriva dal greco "angelos" che vuol dire "messaggero".
Essi sono i messaggeri di Dio e il loro Cielo è sulla Terra perchè è qui che ciascuno di essi compie il lavoro che Dio loro affida. Ognuno di noi è abituato a vivere in un mondo materiale ed è facile dimenticare quello spirituale che ci vive attorno...Non riusciamo e "vedere", a "sentire" ma Loro esistono...Gli Angeli non ci abbandonano mai... Sta a noi riattivare i canali di comunicazione sepolti dal fragore della nostra quotidianità, pervasa dalla brama e dai desideri inutili.
Essi sono i nostri amici, i nostri protettori, coloro che ci aiutano nella battaglia contro il "male".Gli Angeli sono puri spiriti, intelligentissimi, con ognuno una personalità ben distinta.Si può dire che l'angelo è l'Io nel suo più pieno significato, la completa coscienza di sè; più reale, di ogni realtà materiale, esso è concentrazione, nucleo, vetta suprema..
Sono creature delicate e sottili, dotate della stessa potenza degli Arcangeli. Sono pura essenza d'amore, invulnerabili, incorruttibili e privi del decadimento che caratterizza l'uomo.
Vivono in un'altra dimensione e sono dotati di libero arbitrio. Comunicano con noi attraverso il linguaggio dei segni, dei sogni, delle emozioni e , se previsto dal nostro Karma, si rivelano con manifestazioni eclatanti.

Gli Angeli non hanno un involucro materiale come noi, ma sono occhi che vedono,
mani che toccano, cuori che amano...


Il risveglio dell'interesse verso gli Angeli

In passato gli Angeli hanno goduto di enorme fortuna, che si è espressa non solo attraverso la riflessione propriamente teologica, ma anche e soprattutto attraverso le leggende, la letteratura, l'arte. Mentre nei tempi antichi, un Angelo era considerato l'incarnazione di Dio, la manifestazione fisica della Sua parola, già nel diciassettesimo secolo, secondo la Chiesa, il ruolo degli Angeli non era più primario per la salvezza dell'uomo, in quanto tale mediazione era stata ormai definitivamente affidata a Cristo. L'unica funzione rimasta loro era quella di guidarci con la volontà e l'intelletto, dirigendo in maniera invisibile le nostre azioni.

Negli ultimi decenni, invece, sono stati posti tra i ricordi, dolci e nostalgici, dell'infanzia. Pare, quasi, che gli Angeli siano praticamente assenti nella teologia del nostro secolo, secondo la quale essi sembrano far parte di quelle mitologie del cristianesimo che vanno eliminate. Per fortuna, in questi ultimi anni si è manifestata una decisa controtendenza: gli Angeli stanno ritornando "alla ribalta" suscitando un appassionato interesse in ogni parte del mondo.

Attualmente gli Angeli costituiscono una delle figure che più di sovente si incontrano allorché si parla della dimensione divina. Essi, infatti sono gli abitanti del regno intermedio tra Dio e l'uomo, e come tali colmano un vuoto. Va notato che l'esistenza degli Angeli è stata riconosciuta come "articolo di fede" dal IV Concilio Lateranense del 1215.

Gli Angeli, sono comuni alle varie fedi; essi vengono chiamati spesso, anche in Occidente, col nome di "Deva". E' questo un termine che, nella mitologia orientale e in particolare in quella vedica e buddista, designa spiriti benigni, di natura Angelica; deriva dal sanscrito daiva, che significa "risplendente", "essere di luce" e indica la divinità.

Nella cultura orientale ogni cosa, dalla formica alla cascata, da un sasso ad un pianeta, è affidata alla tutela di un Deva, che ne ha curato la costruzione e la mantiene nel tempo. Il termine "Angelo" viene, invece, preferibilmente riservato agli esseri che si occupano dell'uomo. Il loro compito è quello di manifestare, preservare e assecondare l'ordine e il progetto divino che pervadono l'universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono, ci custodiscono, ci aiutano.
.:: L'IMPORTANZA DEGLI ANGELI ::.
Gli Angeli sono necessari?
La mentalità moderna sembra incontrare una notevole difficoltà ad ammettere l'esistenza e la missione degli Angeli. In genere è portata a vedere in essi la creazione di una mentalità religiosa piuttosto primitiva, che sentì il bisogno di introdurre questa credenza per un senso esagerato della trascendenza divina e per un bisogno di protezione di fronte a forze oscure (naturali, demoniache) da cui l'uomo si sentiva minacciato.

Questa concezione mitica del mondo Angelico sembra esercitare un certo influsso anche sui credenti, e ciò in due direzioni opposte. Talora essa alimenta una credenza eccessiva negli spiriti celesti (specie per quello che riguarda i demoni), che tende a forme superstiziose o morbose. Altre volte invece la mentalità moderna blocca ogni forma di credenza e, conseguentemente, di devozione. Nel rapporto con Dio gli Angeli finiscono quindi con l'apparire del tutto superflui, se non addirittura di ostacolo.

A ben vedere, quest'ultima è la medesima difficoltà che non raramente si osserva nei riguardi della devozione per i santi. Essa può essere risolta appellandosi all'esperienza della natura sociale dell'uomo. Questi - sul piano puramente umano - non nasce, non cresce, non matura se non è in relazione con altri uomini, senza la dimensione sociale è impensabile quella umana.

Questa considerazione, svela l'importanza della presenza di mediatori tra Dio e l'uomo, quali sono appunto gli Angeli (e i santi). Essi costituiscono una dimensione sociale soprannaturale senza la quale sarebbe impossibile la crescita armonica della personalità religiosa del credente. Infatti, grazie ad essi, noi cresciamo con una coscienza viva della vicinanza di Dio, dell'efficacia della Sua provvidenza, del nostro inserimento in un ordine di vita che non è puramente umano.

Siamo convinti dell'importanza della devozione per gli Angeli. In essa ravvisiamo, come già accennato, un potente stimolo capace di renderci familiari le realtà soprannaturali; ciò, in un mondo come il nostro proteso soprattutto verso quanto è materiale o puramente umano, costituisce un potente tonificante per la coscienza cristiana. Tale funzione viene poi esercitata sia perché questa devozione coglie gli Angeli come strumenti di cui Dio si serve per realizzare i suoi disegni salvifici, sia perché li mostra come perfetti adoratori di Dio.

Né è da credere che la devozione verso gli Angeli non sia in sintonia con la pietà cristiana nella quale - come è noto - occupa posizione centrale Gesù, il Figlio di Dio incarnato. La prova più convincente di tale sintonia è il fatto che Cristo stesso, nei momenti decisivi della vita terrena, sperimentò la presenza soccorritrice degli Angeli e che questi furono gli annunciatori della sua incarnazione e della sua risurrezione.
Gli Angeli sono messaggeri di un potere superiore
Gli Angeli, sono messaggeri di un potere superiore. Anche se, fino a questo momento, non siamo stati consapevoli della loro esistenza, del loro influsso benefico determinante sulla nostra vita, essi hanno sempre cercato di aiutarci a trovare le soluzioni migliori ai vari problemi che abbiamo incontrato. Gli Angeli non possono forzare la nostra volontà, possono soltanto suggerirci i comportamenti da seguire.

Gli Angeli, quando prendiamo coscienza della loro presenza, pur lasciandoci liberi di agire, intervengono nella nostra vita pratica quotidiana in modo evidente e reale. Taluni, attraverso l'orazione e la meditazione, sono persino giunti a udire le loro voci o vederli sotto forma di globi di cristallo che emanano un'intensa Luce Dorata, arricchita dalla sfumatura di colore caratteristica di ognuno di Essi.
Quanti sono gli Angeli?

Il numero degli Angeli è immenso. I testi sacri delle varie religioni, riferendosi a essi, parlano di schiere, legioni, eserciti. Le cifre in proposito sono discordanti: si va da centomila fino ai quarantanove milioni della Cabala ebraica.
L'evoluzione degli Angeli
Un essere umano può cadere molto in basso e soffrire, come il Figliuol Prodigo. Ma quando ritorna alla casa del Padre, il suo guadagno è di gran lunga maggiore a quello di un Arcangelo. Poiché l'Arcangelo possiede tutto, meno la facoltà di misurare e confrontare.
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