Nella prima fase s’incomincia a mescolare distruggendo l’ordine che le carte avevano in precedenza: questo gesto purifica il mazzo, e contemporaneamente la vostra coscienza, dagli influssi che erano rimasti in entrambi.
Nella seconda fase si procede col mescolare ed iniziare il processo creativo. Ogni carta che viene mischiata rappresenta uno degli infiniti elementi di cui l’universo e la nostra vita sono composti, che si combinano in maniera apparentemente casuale, ma in verità guidato da logiche sottili.
Nella terza fase si conclude di mescolare, e il mazzo viene ricomposto secondo una successione che verrà ben presto svelata scoprendo le carte. Avete costruito un nuovo ordine, una nuova armonia dai mille significati sincronici.
Nel mescolare le carte, il vostro pensiero dev’essere armonizzato con le tre fasi sopra descritte. Dapprima pensate, anche solo per pochi secondi, che state purificando il mazzo e la vostra mente. Poi focalizzate l’attenzione sulla domanda che è stata posta. Infine, quando vi accingete a concludere, cercate di entrare in uno stato di vuoto mentale, questo spazio interiore rappresenta il grembo in cui le influenze sincroniche possono depositarsi e generare il giusto responso per l’attimo presente.
Per mescolare le carte dei Tarocchi esistono diverse procedure, tutte ugualmente valide. La cosa veramente importante, più che il sistema usato, è capire cosa si sta facendo e farlo in maniera consapevole. Ci sono due regole chiave da tenere a mente:
1. Conoscere il simbolismo del metodo usato per mescolare i Tarocchi
Nelle discipline esoteriche, infatti, bisogna sempre aver chiaro il significato di ogni gesto. È così, infatti, che semplici movimenti e pratiche acquistano un valore profondo e diventano potenti. Bisogna assolutamente evitare di compiere rituali i cui simboli o parole non si comprendono. Nel migliore dei casi, infatti, non si avrebbe nessun effetto, mentre nel peggiore dei casi – raro, per la verità, ma possibile – si potrebbero innescare energie ostili o negative.
2. Inizialmente si possono sperimentare diverse procedure, ma una volta scelta quella che si preferisce, si deve continuare ad usare sempre quella