Il sistema runico più antico è chiamato Futhark: esso divide le 24 rune in 3 gruppi (Aettir) formati ognuno da una serie di 8 rune e prende il nome dalle iniziali delle prime 6 rune del primo gruppo, chiamato il gruppo di Fehu.
Il gruppo Fehu racchiude in sé un microcosmo e finalità differenti. Rappresenta dalla prima runa Fehu, che significa bestiame, inteso come prosperità di beni, all'ottava runa Winjo, che indica gioia e onori, i presupposti per un'esistenza stabile e prospera.
Nel secondo gruppo chiamato di Hagalaz, il filo conduttore, invece, è il superamento delle avversità e l'imprevedibilità della vita; e quindi, il mettersi in discussione per arrivare a una consapevolezza di crescita interiore.
Il terzo e ultimo gruppo chiamato di Tywaz, inizia con Tiwaz e si conclude con Othila. Queste 8 rune danno una visione d'insieme sia dei progressi positivi che degli aspetti negativi, fornendo però, in ultima analisi, la speranza forte di una crescita spirituale dell'uomo.
Esiste una seconda chiave di lettura chiamata Uthark che è quella usata per le risposte ai quesiti. L'Uthark, al contrario del Futhark, che finalizza la sua azione nel dare controllo alla mente per scopi egoistici o voleri personali, segue, invece, l'ordine naturale che svela il segreto della creazione, delle forze vitali della natura e di noi stessi, poiché non è basato sulla mente ma sullo spirito. Per questa ragione il sistema Uthark era molto amato dagli sciamani runici, grazie al potere di apportare in una determinata situazione armonia, equilibrio e ordine, senza recare danno a nessuno.