Nel cristianesimo medievale il Serafino è una delle nature angeliche, o spiriti celesti. Normalmente in gruppo, i Serafini si situano nella prima gerarchia angelica e in quanto tali sono nominati da Dante nel Canto XXVIII (v. 99) del Paradiso: vengono appellati "fuochi pii" perché il nome deriva da un termine ebraico che significa "ardente".
Indice
I Serafini nel Libro di Isaia
Un Serafino in una rappresentazione medievale
Nel Libro di Isaia (6:1-3) si fa cenno alla visione del profeta Isaia di un serafino:
«Vidi il Signore seduto su di un trono, ed il suo seguito riempiva l'Hekhal. Sotto di lui stavano i serafini, ognuno con sei ali, e due di queste ricoprivano il loro viso e due i loro piedi, mentre con le ultime due volavano».
Nella visione del profeta i serafini proclamano di continuo: «Santo, Santo, Santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria».
Questa è la sola occasione nella quale occorre il termine seraphim nella Bibbia ebraica.
Membri dei Serafini
Nomi di Serafini conosciuti o ipotizzati[1]:
Mikael
Achaiah
Abaddon
Asmodeus
Cahetel
Ehyiah
Elemiah
Jehoel
Mahasiah
Nathanael
Semyazza
Seraphiel
Sitael
Vehuel
Lelarihell
Binael