Gli Angeli nell’Apocalisse svolgono la loro attività d’esecutori dei comandi del Signore; sono messaggeri e servitori fedeli di Cristo Gesù, l’Agnello, che rinnova tutto e che spezza e distrugge il male.
Nell’Apocalisse troviamo spesso gli Angeli a gruppi… oltre che il singolo Angelo. Ci sono particolarmente 7 gruppi d’Angeli. Il numero sette è un simbolismo numerico importante. Un gruppo è formato dai famosi "quattro esseri viventi", che sono menzionati 6 volte per specifiche attività (cfr. 4,6; 5,6; 5,8; 5,11; 6,6; 19,4).
Gli altri 6 gruppi sono formati da Angeli con funzioni e attività ben precise:
1) sette Angeli per sette Chiese;
2) quattro Angeli per quattro angoli;
3) sette Angeli per sette trombe;
4) sette Angeli per sette flagelli;
5) sette Angeli per sette coppe;
6) sette Angeli per annunciare l’ora del giudizio.
In questi gruppi si vede palesemente che il simbolismo numerico di 7 è evidente e rispecchia la perfezione: sette per dire tutti, cioè la totalità universale. Il numero 7 è la cifra perfetta! Sette giorni ha impiegato Dio a creare il mondo e nel settimo si riposò; sette giorni è la scansione settimanale e il settimo è il giorno del Signore; sette sono i sacramenti per la salvezza.
1,1: "… che egli manifestò inviando il suo Angelo al suo servo Giovanni"
L’Apocalisse si apre con tre versetti che intendono delineare le caratteristiche fondamentali dell’opera stessa: Dio (fonte primaria); Gesù Cristo (soggetto e oggetto principale della rivelazione; il suo Angelo (l’interprete delle figure simboliche); il suo servo Giovanni (testimone apostolico della parola di Gesù); coloro che ascoltano e mettono in pratica le cose scritte (l’intera comunità cristiana).
"Il suo Angelo" qui non solo è visto come l’interprete del messaggio simbolico, ma secondo alcuni esegeti, rappresenta probabilmente il Cristo stesso.
1,20: "… le sette stelle sono gli Angeli delle sette Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese"
Chi sono e che cosa rappresentano "gli Angeli delle sette Chiese"? Molte sono state le soluzioni proposte, riconducibili sostanzialmente a tre: a) un individuo celeste, cioè l’autentico Angelo custode o protettore, secondo un comune modo giudaico di pensare; b) un individuo terrestre, in altre parole chi presiede la Chiesa, cioè il vescovo; c) la comunità stessa, considerata angelo per sottolineare l’aspetto trascendentale della sua natura. La maggior parte degli esegeti è propensa a considerare che si tratti del vero Angelo custode incaricato a proteggere la Chiesa e la comunità.