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 I Tarocchi dei Gemelli

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MessaggioTitolo: I Tarocchi dei Gemelli   I Tarocchi dei Gemelli Icon_minitimeSab Nov 09, 2013 9:51 pm


Ai Gemelli ben si addice l’associazione tarologica con il III Arcano Maggiore, L’Imperatrice, la quale, con la sua palese azzurra leggiadria, talvolta virante in leggerezza, è un richiamo simbolico al vento ed all’Elemento Aria. Questa Lama, che opportunamente si chiama La Grande Madre ne I Tarocchi Aurei è la figura più rappresentativa del terzo segno zodiacale, e non solo perché è il terzo della serie principale dei Tarocchi.
Anche in questa immagine compare un’aquila, come nell’Imperatore, ma l’osservatore attento riconoscerà in questo nobile alato animale un maschio, mentre una femmina, riconoscibile dall’uovo a lei vicino, accompagna il IV Arcano. La lettura esoterica è, anche in questo caso, complessa, ma piuttosto univoca nella sua simbologia zodiacale, in cui il segno del Toro, che abbiamo visto nella sua essenza femminile e introversa, segue e precede due segni di valenza maschile ed estroversa. Ovviamente la lettura essoterica e profana appare contraria e costituisce il primo livello di comprensione dei complessi rapporti fra gli Arcani.
L’aquila, spirito dell’Aria

In analogia ai racconti mitologici dei nativi americani, l’aquila è qui un chiaro simbolo del potere spirituale, in quanto essa vola in alto, nel vento che rappresenta il soffio divino.
Non è un caso che, sia nella lingua ebraica che in quella greca, esiste una sola parola per i concetti di “vento” e di “spirito“, come se entrambi fossero una manifestazione del respiro divino, un soffio che abitava lo spazio ancor prima che il mondo fosse creato.
Si legge in Genesi (I, 1) che lo Spirito di Dio ‹‹aleggiava sulle acque›› agli inizi della creazione; e fu sempre un soffio divino a dare vita ad Adamo in Genesi, II, 7:
‹‹…allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo
e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente››
L’Energia Femminile dell’Universo

Questo Arcano è allora l’autentico simbolo dell’Energia Femminile dell’universo: un’energia spirituale che si fissa nella Materia e si manifesta nelle qualità della Natura, che non a caso è spesso detta “Madre“.
Così L’Imperatrice, al contrario del consorte, non fonda il proprio potere sul possesso territoriale e materiale, ma piuttosto sul fascino sottile dell’intelletto e della parola. Ella vince perché convince, governa poiché ragiona, sovrasta in quanto ascende, domina suscitando simpatia.
Ricca di creatività e di inventiva, essa è lo spirito che guida i nativi dei Gemelli, vivaci e attenti curiosi dello Zodiaco.
Il triangolo mistico della creatività è un emblema geometrico e sacro del numero tre, associato a questo Tarocco ed anche al terzo segno zodiacale. Qui i tre aspetti delle massime Trinità divine invitano l’intelletto umano ad elevarsi ed a trascendere i limiti della stessa mente sottile ma materiale, per comprendere intimamente Sophia.
Nei casi meno evoluti, invece, l’Elemento Aria qui si esprime nei suoi aspetti meno nobili, e allora la superficialità impera dal trono, e il sublime pensiero si allontana dal Logos per manifestarsi come incostante parola e vana leggerezza.
Eppure sempre L’Imperatrice è regale e affascinante, e seduce sia con la frivolezza sia con la vivace intelligenza.
La mobile Fortuna

Il X Arcano Maggiore è La Ruota della Fortuna, che nel diagramma cartesiano dei Tarocchi Aurei rappresenta Mercurio, mobile e incostante pianeta domiciliato in Gemelli.
Il piccolo pianeta con l’orbita più stretta intorno al Sole si muove con grande velocità, come una ruota in equilibrio dinamico e in moto perpetuo.
Così Dante Alighieri descrive la fortuna in Inferno (VII, 88-93), decretando così l’affermazione massima della libertà umana:
‹‹Le sue permutazion non hanno triegue:
necessità la fa esser veloce;
sì spesso vien chi vicenda consegue.
Quest’è colei ch’è tanto posta in croce
pur da color che le dovrien dar lode,
dandole biasmo a torto e mala voce.››
Il giovane Mercurio

Il volubile, eppur capace di profonde riflessioni nel suo ruolo di psicopompo, Mercurio è giovanile e leggero, scherzoso e divertente in questa allegorica somiglianza alla Ruota, causa ed effetto di eterna rigenerazione e di continua evoluzione.
Il X Tarocco curioso e vivace, come si dice lo siano la maggior parte dei Gemelli, non disdegna la ciclica trasmutazione, non disprezza l’imprevisto, ma propugna l’alternanza nel vortice della continua instabilità.
Invero ‹‹niente è duraturo come il mutamento››, come scrisse Ludwig Börne (Discorso su Jean Paul), e il volubile emblema dei Gemelli assurge quasi ad eterna sintesi del divenire cosmico, laddove il motto di Eraclito è legge immutabile sullo stesso movimento: ‹‹Panta rei››.
L’essere all’interno del vortice delle trasmutazioni della Materia non aiuta la comprensione della Realtà, poiché il punto di vista rimane limitatamente soggettivo, e disperde mille energie nel movimento della Ruota e nella distrazione conseguente.
Comprendere il Karma intorno all’asse cosmico

Il Karma, che si manifesta nella sostanziale eguaglianza del morto e del vivente, del trionfatore e dello sconfitto, del ricco e del povero, del giovane e dell’anziano, in verità si nasconde astutamente agli occhi degli ignari mortali nella sua stessa forma variabile, nella mutevolezza della Ruota e della Materia, così che è perso di vista il senso stesso del suo eterno girare, il Vuoto eterno ed assoluto sul quale essa si muove in vortice, l’asse del cosmo.
Mentre tutto ruota e cambia incessantemente intorno al mozzo della Ruota, che è fulcro cosmico, il suo centro è fermo, e solo esiste, causa prima del Tutto. Questa profonda comprensione è inizio e fine dell’esistenza, e basterebbe fermare il continuo vorticare dei pensieri mentali nel turbine della Materia per raggiungere tale consapevolezza: sarebbe sufficiente porsi, almeno per un attimo, fuori dal tempo.
La Sfinge che domina la Ruota appare ferma in alto nel suo trionfo, così come l’animale di destra sembra ascendere e la scimmia di sinistra cadere verso il basso; eppure tutto ciò è solo illusione che cattura nella sua rete l’Essere che si fa circuire ed inebriare dal vortice materiale che lo circonda e lo incatena agli atomi aggregati in forme transitorie, facendo sì che la spirale lo avvolga e lo coinvolga, mentre è trascinato dal gorgo e passivamente diviene sempre più immemore della propria reale natura spirituale.
Liberarsi dal giogo che incatena il Sé alla Ruota della macina, come fece Sansone prigioniero a Gaza e come Pinocchio, già trasformato in asinello apuleiano, è il compito del Gemelli evoluto, cosciente delle proprie scelte e non più in balìa della cosiddetta capricciosa fortuna.
Uno dei primi passi verso la liberazione consiste nella comprensione delle leggi della natura per cui non esiste una sorte variabile spietata e vana nella sua apparente casualità, e che tutto ciò possiede un senso profondo al di là della piccola porzione di spazio-tempo che è dato all’uomo di osservare con i soli cinque sensi.
I figli del Sole

Il terzo Arcano scelto per rappresentare simbolicamente gli archetipi del segno dei Gemelli esce dalla logica dei Tarocchi Aurei e prende spunto dalle figure che appaiono nei Tarocchi di Marsiglia. Il XIX Arcano Maggiore, in quanto Sole, meglio sarà descritto a proposito del segno zodiacale del Leone, come è ovvio e naturale che sia, ma i due infanti seminudi che ricevono i raggi solari in primo piano sono un evidente richiamo simbolico astrologico che già molti ricercatori hanno colto, specialmente se privi di un sistema complessivo e coerente di attribuzioni zodiacali all’intero mazzo dei Tarocchi.
Qui una variopinta pioggia, che appare ascendente, unisce i due piccoli Gemelli al Sole radioso che li osserva benevolo dall’alto.
Alla luce del Sole si evolve l’amicizia che i Gemelli scelgono di vivere in libertà, senza secondi fini, senza inganni, in piena e vitale comunicazione, pronti al gioco come si addice alla loro tenera età e all’intelletto degli uomini che rimangono giovani nell’animo, desiderando e realizzando così la loro intima natura divina.
Nessuna attività umana è divina come il giocare, l’impegnarsi in qualcosa che è sublime proprio perché fine a se stesso, senza intendere di costruire alcunché, senza volere niente in cambio che non sia il semplice divertimento.
Il consiglio all’aereo Gemelli è quello di integrare questi Tarocchi nella propria vita, comprenderli nel profondo, scendendo in essi con le qualità di Mercurio. Gli ingredienti ci sono tutti, se aggiungiamo un pizzico di costanza e di buon senso, per vivere una esistenza ancora legata alla materialità che necessita anche di mantenere i piedi ben piantati a terra, ma pur sempre proiettata verso i grandi spazi dell’infinito, dove la mente si potrà immergere nella grande varietà delle cose presenti nell’Universo che tanto stimolano la fantasia e l’intelletto umani
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