Se siete in possesso del vostro mazzo di tarocchi, o perchè ne avete acquistato uno, o perchè ve lo hanno regalato, iniziate a consacrarlo e tenetelo pronto per il vostro primo consulto.
Il primo errore da evitare è la tentazione di utilizzare solo gli arcani maggiori perchè si ritiene, a torto, che sia più facile trarre un consulto.
Non è assolutamente vero e nulla di questo è più infondato : il mazzo di carte costituito dai soli arcani maggiori è adatto a particolari metodi, ma non è assolutamente vero che per inziare si debba partire da quello perchè “più facile”.
Il mazzo di carte va sempre accuratamente mescolato : è il cosidetto ” caos ” che richiama , in modo esoterico, il caos iniziale in cui era posto l’universo : ricordatevi di invertire anche le singole lame. E’ determinante infatti, in fase di interpretazione, stabilirne il verso.
Dopo la mescola si procede al taglio : rigorosamente con la mano sinistra.
Se state facendo le carte per conto di qualcuno sarebbe opportuno che l’operazione del taglio del mazzo di carte fosse fatto dal diretto interessato, ma , se non fosse possibile, potete farlo voi.
A seconda del metodo utilizzato estraete , sempre con la mano sinistra , le carte e disponetele secondo le indicazioni e la numerazione del metodo .
Se il metodo non prescrive particolari posizioni allora l’ordine è esattamente quello estratto.
Le lame vanno sempre girate , con la mano sinistra, da sinistra verso destra, e mai dall’alto verso il basso o viceversa : e questo, come è intuibile, per evitare che invertano il verso esatto in cui vengono sortite.
Fanno eccezione le carte da disporre in modo obbiquo : in questo caso si procederà a scoprirle o dall’alto verso il basso o viceversa, ma mai da sinistra verso destra o viceversa, per lo stesso concetto che non va alterato il verso .
Appena avete disposto le carte secondo il metodo , concentratevi , soprattutto sul problema , e iniziate a scoprire le vostre lame : osservatele attentamente e scrupolosamente, una ad una.
E’ importante e fondamentale farlo : i colori e le figure infatti vi trasmetteranno particolari sensazioni che dovete allenarvi a percepire e a riconoscere.
Sono sensazioni e ispirazioni fondamentali e importantissime, che si sposano con il significato prestabilito delle singole lame e vi aiuteranno nella loro interpretazione.
Con il tempo imparerete a percepire sempre di più queste “vibrazioni” che in qualche modo sono associate e connesse intimamente al problema o alla domanda posta.
Non abbiate fretta nell’interpretare i tarocchi : piuttosto cercate di sposare sempre le sensazioni ricevute e le vibrazioni associate mentre scoprivate le carte con il loro significato.
E se potete lasciate sul tavolo le carte e rianalizzatele anche dopo qualche ora, soprattutto i primi tempi : meglio infatti riconsiderare il tutto piuttosto che ripetere la domanda o il quesito e rifare la stesa.