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 Angeli e astrologia (I)

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MessaggioTitolo: Angeli e astrologia (I)   Angeli e astrologia (I) Icon_minitimeMar Mag 08, 2012 6:03 am


1. Astri animati

Fin dall’antichità, l’uomo, volgendo gli occhi al cielo, osservava il ciclo regolare degli astri e stabiliva su di essi la misura del tempo e il calendario. I corpi luminosi della volta celeste gli suggerivano soprattutto che il mondo è governato dalla legge del "ritorno eterno" e che, dall’alto, essi impongono alle cose della Terra certi ritmi sacri che sfuggono al suo controllo e alla sua comprensione. La luna, i pianeti e le stelle rappresentavano ai suoi occhi manifestazioni di potenze soprannaturali ed egli, per assicurarsene il favore, rendeva loro spontaneamente un culto. L’uomo assegnò così dei nomi e distinse nel cielo le costellazioni, riconoscendo in esse figure enigmatiche e simboliche.
Le speculazioni sull’Universo di Platone e Aristotele contribuirono all’idea che stelle e pianeti fossero esseri animati e creature intelligenti. Arrivando ai Padri della Chiesa, la concezione degli "astri animati" venne scartata da San Tommaso, ma Sant’Agostino e San Gregorio dichiararono che "i corpi celesti si possono considerare mossi da creature spirituali che si chiamano Angeli o Intelligenze, o Intelletti separati".

CENNI STORICI
2. I Sette Reggitori del Mondo

Il legame fra Angeli e pianeti rimase nel culto della Chiesa, anche se con alterne fortune. Anticamente venivano venerati sette grandi Angeli identificati quasi sempre con i sette pianeti e denominati in diversi modi: "Sette Occhi del Signore", "Sette Troni", "Sette Luci Ardenti", "Sette Reggitori del Mondo".
Fu l’Arcangelo Raffaele che parlò di sette Angeli nel rivelare la sua vera identità a Tobia. Raffaele gli si era presentato con l’aspetto di un comune mortale, dicendo di chiamarsi Azaria, figlio di Anania. Al momento di congedarsi così si rivelò al giovane:
Io sono Raffaele, uno dei Sette Angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore (Tb 12, 15).
L’Angelo non rivelò altri nomi ma in scritture non cristiane incontriamo i nomi dell’Angelo Azariel (aiuto di Dio) e Ananael (grazia di Dio).

CENNI STORICI
3. Nomi "canonici" e nomi "occulti"

I Sette Angeli possedevano nomi occulti (che non potevano essere pronunciati) e nomi "canonici", con cui venivano menzionati nei Messali.
I nomi consentiti e i loro attributi sono i seguenti:
Mikael: "Quis ut Deus", il Pari a Dio
Gabriel: la Forza (o la Potenza) di Dio
Raphael: la Virtù Divina
Uriel: "Lux et Ignis", la Luce e il Fuoco di Dio
Scaltiel: la Parola di Dio
Jehudiel: la Gloria di Dio
Barchiel: la Beatitudine di Dio

Per quanto concerne i nomi "occulti" è possibile risalire a diverse tradizioni. Secondo i Cabalisti, i sette Dominatori planetari sono:
Uriel, Raphael, Raguel, Michael, Suriel, Gabriel, Yerachiel.

Un’altra fonte proviene inoltre dai testi dei Sabei di Harran, una setta religiosa in cui confluirono i culti assiro-babilonesi, gli influssi della Grecia classica e infine il filone stoico-ermetico. Questi i nomi degli Spiriti planetari secondo i Sabei:
Isbal: Angelo di Saturno
Rufiyael: Angelo di Giove
Rubyael: Angelo di Marte
Sams: Angelo del Sole
Bitael: Angelo di Venere
Haraquiel: Angelo di Mercurio
Syliael: Angelo della Luna

E ancora, nella Magia Evocativa incontriamo i nomi degli Spiriti Planetari corrispondenti ai corpi celesti:
Michael: Sole
Gabriel: Luna
Samael: Marte
Raphael: Mercurio
Sachiel: Giove
Anael: Venere
Cassiel: Saturno

CENNI STORICI
4. I Papi e i Sette Angeli

I nomi dei sette Angeli rimasero nei Messali per secoli; furono approvati anche dal famoso domenicano Padre Gastaldi, spietato inquisitore. Egli scrisse nel suo libro "De Angelis" che la venerazione dei Sette Spiriti nell’ambito della Chiesa Cattolica era sempre stata legittima in tutti i tempi e che era necessaria per il sostegno morale e la fede dei figli della Chiesa.
A Roma, nel 1561, dopo ripetute apparizioni e pressanti richieste degli stessi Angeli, papa Paolo IV decise di far costruire una chiesa in loro onore. Convocò dunque in Vaticano Michelangelo, accettò il suo splendido progetto, e in tre anni il "tempio dei Sette Angeli" fu consacrato e aperto al culto. Circa cento anni dopo, però, i nomi che ornavano l’affresco sull’altare maggiore furono fatti cancellare all’improvviso per ordine del cardinale Albizio. E poco tempo dopo gli stessi nomi scomparvero dai messali in uso per il "Vespro dei Sette".
Nel 1825 papa Leone XII ripristinò il servizio religioso in loro onore. Inoltre, quando papa Pio V concesse alla Spagna di celebrare questo "servizio divino", i Gesuiti ne furono particolarmente felici, perché attribuirono all’aiuto prodigioso ricevuto da questi Angeli il loro successo nell’evangelizzazione delle Filippine.
Paolo V scrisse nella sua Bolla:
Non si potrebbe mai esaltare troppo questi Sette Rettori del mondo, rappresentati dai sette pianeti… E’ stato di consolazione e di buon augurio per questo secolo che, con la Grazia di Dio, il culto di queste sette luci ardenti, di queste sette stelle, sta riguadagnando il suo lustro nella repubblica cristiana.

HAZIEL
Energie cosmiche

Dopo questa introduzione di carattere storico, incontriamo dunque le interpretazioni che sono state date al legame tra Angeli e Astri.
Le prime parole sono del cabalista e angelologo Haziel.

Le Energie Cosmiche (sia Zodiacali sia Astrali) sono delle attività che trovano esplicazione costante tramite gli Angeli. Attraverso la posizione astronomica dei Pianeti, dei Segni, delle Costellazioni e delle Stelle, l’Astrologia è in grado di indicarci le energie che possono esercitare dall’esterno un’influenza sull’individuo. Ciò nondimeno gli Angeli, che gestiscono tali energie cosmiche, agiscono concretamente, e in forma costante, muovendo dal nostro interno.
Per un altro verso, l’Astrologia ci presenta delle energie "impersonali", delle correnti di energia cieca, mentre per l’Angelologia gli Angeli, che gestiscono queste energie cosmiche, sono Forze "personalizzate", benevole, con le quali dialogare è molto facile.
Tali energie vengono da noi ricevute come "impulsi" a tre livelli: fisico, emotivo e mentale. Tuttavia, ogni persona riceverà solamente gli impulsi corrispondenti alla propria sensibilità; in altri termini, gli impulsi che corrispondono al suo grado di evoluzione. Di qui, l’estrema importanza che riveste la Preghiera, giacché essa attira gli impulsi Cosmici da noi desiderati: quelli, cioè, che noi sollecitiamo. Per il tramite della Preghiera, questi impulsi sollecitati in termini concreti penetrano in noi e danno luogo all’interno di noi stessi ad una Dimora nella quale il nostro Angelo Custode ha agio d’installarsi coi suoi "collaboratori". Pur conservando "il suo grado e la sua dignità", in qualità di Angelo Custode, egli è anche membro operante dell’insieme di uno Shevet. Questo termine, che in ebraico significa "tribù", è di fatto un gruppo di 6 Angeli che elargisce le energie di un Segno zodiacale agli esseri umani che ne fanno parte.

Dunque gli Angeli dispensano i loro potenziali principalmente attraverso flussi energetici emanati dalle Costellazioni (dai Segni) dello Zodiaco.
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