Le sibille di Odeja
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 Caratteristiche di Hekamiah

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rachelecartomante

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MessaggioTitolo: Caratteristiche di Hekamiah   Caratteristiche di Hekamiah Icon_minitimeVen Feb 24, 2012 7:19 am


Hekamiah, o Hekamiah, è il 16esimo Soffio e l'ottavo raggio angelico nel Coro uraniano degli Angeli Cherubini guidato dall'Arcangelo Raziel, nel quale governa le energie lunari. Il suo elemento è l'Aria; ha domicilio Zodiacale dal 15° al 20° dei gemelli ed è l'Angelo Custode dei nati dal 6 al 10 giugno. I sei Angeli Custodi dei Gemelli, collettivamente, ispirano ai loro nati il bisogno di comunicazione, facilitano la loro lieta riuscita in questo campo- rendendoli così potenziali seminatori di pace e di unione - e proteggono tutti coloro che comunicano e si occupano di trasmettere dati informativi.
Il nome di Hekamiah significa “Dio che erige l'Universo”
Il dono dispensato da Hekamiah è la LEALTA'
L'ottavo Cherubino, che controlla le energie Urano - Luna, come gli Arcangeli imprime il suo sigillo sulle immagini che vediamo intorno a noi. Quando l'Amore di questo Custode viene recepito dal suo protetto, e proiettato sulle immagini quotidiane, la sua influenza si manifesta nell'individuo sotto forma di potere. A seconda dell'influenza angelica, il potere che viene dai Custodi può avere innumerevoli sfumature: l'influenza di Haqamiah concede il potere regale. E’ in effetti il genio della vittoria e presiede (come l'Arcangelo Michele) anche alla battaglia, cioè a tutto ciò che è relativo alla dimensione umana della guerra e degli eserciti, protegge i Capi di Stato e i condottieri. Questo non significa che i suoi protetti diverranno tali, ma che in tutti loro è insita la potenzialità di sviluppare attitudini al comando o diventare dei capi nel loro ambiente. Le persone sottoposte all'influenza di Hekamiah saranno volitive e rispettate; se raggiungeranno posizioni di comando niente potrà togliere loro la corona a cui saranno arrivati per intercessione di questo angelo. Ma certo non è un Angelo che tolleri il sopruso o la distruzione. Dice Haziel che egli addita la via celeste alla natura emotiva; orienta la persona verso spiritualità e raffinatezza della sensibilità; verso la contemplazione di ciò che è divino nelle meditazioni, nei sogni, nelle fantasticherie, per questo concede a chi glieli solleciti anche i sogni simbolici e premonitori. Se seguiranno l'impulso tipico della sua essenza, i suoi protetti porteranno il segno dell'Amore Divino e nel loro spirito crescerà un profondo anelito all'unità; come manifestazione correlata il loro potere crescerà in tutti i campi: dall'amore al denaro, prestigio e vita sociale. Il dono della lealtà sarà il loro primo alleato: lealtà prima di tutto con se stessi, senza mai cedere alla tentazione di proiettare false immagini di sé; spirito leale e sincero verso gli altri, senza indulgere mai ad abusi di potere.
Ricordandoci la profonda influenza che questo angelo ha sulla psiche e l'immaginazione, Haziel ci dice che il suo potere più prezioso è quello di offrire la capacità di raggiungere l'estasi: questa energia dell'angelo si manifesterà nella radice della persona, negli elementi costituivi della sua identità umana, simboleggiati dalla madre, dalla famiglia, dall'infanzia, dunque anche dal passato più intimo di provenienza. Ogni volta che egli sarà indotto a una riflessione su questo terreni, e riconoscerà con giustizia l'amore che qui può dare, o che da qui riceve, in lui sarà stimolato l'insorgere di un amore rigeneratore, e da esso sgorgherà la sua libertà d'azione, un senso di libertà tout court. Inoltre, poiché Hekamiah ispira potente anelito all'unità, ogni volta che il suo protetto avrà l'occasione di riversare nella propria Coscienza questa percettività, e sarà indotto a meditare sul proprio passato, per ricongiungersi amorevolmente a qualche aspetto (o membro) della famiglia, sarà momento favorevole a questa espansione.
Hekamiah secondo Sibaldi
Sibaldi osserva che Haqamah, in ebraico, significa «fondazione di un grande edificio»; dunque gli antichi vedevano in questo Cherubino la forza che pone le fondamenta di costruzioni ambiziose. E così prosegue: per intenderlo ancor meglio, occorre riflettere su ciò che l’edilizia monumentale rappresentava ai tempi delle piramidi: un’immensa fatica di molti, lavoro forzato ed estrema tensione degli architetti, che dovevano trasformare tonnellate di pietra in un’opera d’arte. Concorda con questa immagine la strana idea dell’Haqamiyah Pietro I di far costruire un’intera metropoli, Pietroburgo, in un luogo occupato fino ad allora solo da paludi. In quella città, lo zar Pietro vedeva davvero se stesso, il proprio sforzo per domare e disciplinare la Russia intera e trasformarla da regno medievale in uno stato moderno, vincendo la resistenza di tutte le sue classi sociali – opprimendole anche, pur di raggiungere il suo scopo. E anche questo suo intento gigantesco era perfettamente haqamiano. Cent’anni dopo la tecnologia fornì un altro simbolo eloquentissimo del Nome di quest’Angelo: la macchina a vapore, che l’Haqamiyah Stephenson realizzò nel 1814. Anche lì un’energia venne forzata, concentrata, compressa all’interno della caldaia fino a raggiungere una tremenda pressione: e mise in moto le ruote segnando l’inizio di un’epoca nuova, come spesso avviene con le invenzioni in cui si riflette ciò che l’inventore ha intuito, consapevolmente o no, del proprio destino angelico. Nella vita di tutti gli Haqamiyah la compressione, le circostanze opprimenti, sono infatti elementi tanto inevitabili, quanto (se sanno usarli) preziosi: proprio perché permettono alle loro vaste energie di concentrarsi, di precisarsi e di divenire straordinariamente efficaci. La compressione può venire esercitata, più o meno tremendamente, dalla famiglia, dall’ambiente in cui vivono o magari da un’intera società refrattaria e ostile a ciò che hanno da dire di nuovo. Ma è compito degli Haqamiyah reagire interiorizzando la compressione stessa, imponendosi una disciplina e una concentrazione estrema, e trovando quella giusta valvola di sfogo attraverso la quale imprimere una spinta proprio alle circostanze che li opprimono dall’esterno, e in tal modo metterle in moto e cambiarle. (...)
L’abilità che si richiede agli Haqamiyah è essenzialmente quella di sapersi scegliere i propri oppressori. La realtà circostante ne offrirà loro in abbondanza: sta a loro non accontentarsi dei primi che capitano e trovarsene qualcuno più degno e clamoroso, che stimoli la loro autocompressione ad aumentare in proporzione. Ne verranno lunghe ma entusiasmanti fatiche, e grandi cose. Evitino dunque di abbracciare le professioni tranquille, che consistono di procedure fisse: generano un’oppressione troppo lieve, e un Haqamiyah operaio, notaio o bancario non saprebbe assolutamente come impiegare la propria energia e si sentirebbe disperatamente fuori luogo. Vanno scartate, per lo stesso motivo, anche quelle che impongono una ragionevole subordinazione a personalità altrui: segretario, traduttore, assistente e via dicendo; troppo facile! Quale che sia la percentuale di rischio, sarà invece opportuno puntare su attività che richiedano decisioni, progetti, idee coraggiose, costanza e, naturalmente, un altissimo grado di responsabilità personale, e dunque una tensione tale da obbligare periodicamente gli Haqamiyah a far appello a tutte le proprie risorse. Quanto al settore da preferire, la scelta può essere vastissima: il talento haqamiano è onnivoro; e potranno anche cedere alla tentazione, tipica del segno dei Gemelli, di trovarsi più di un lavoro, oppure un lavoro completamente diverso ogni volta – purché garantisca loro uno stress ai limiti del sopportabile. Infinitamente più insopportabile si rivelerebbe per loro il non aver osato, il non aver creduto in se stessi e nelle proprie capacità di resistenza. La modestia e la pavidità non fanno che incattivirli e avvelenarli.
L'esito della pavidità, dunque, per gli Hekamiah sarà sempre infelice: o aggressività verso gli altri, o verso se stessi, o entrambi: l'effetto sarà sempre depressivo. Se sono troppo nobili per dare ad altri la colpa delle proprie esitazioni, se la prendono ferocemente con se stessi; in altre parole volgono la loro potente energia contro se stessa, e l'autocompressione produce allora malattie: cominciano a spianare, scavare, abbattere il loro stesso corpo o la mente, come se quelli fossero divenuti l’ostacolo di cui l’anima vuole liberarsi, cadendo in grave pericolo (vedi gli Haqamiyah Robert Schumann, Judy Garland, Raul Gardini). Ma la soluzione è sempre nelle loro mani: essi devono solo sapere, e tenere bene a mente con assoluta certezza, che qualsiasi circostanza, esteriore o interiore, intralci il loro cammino, essi ne possono fare un dispositivo per aumentare lo slancio e precisarne la direzione. Non per niente, questo dice il geroglifico del loro angelo: il mio spirito domina ciò che lo ostacola. Prima regola, tenere a mente che il loro compito è legato a quanto possono fare per la propria famiglia e il mondo; il dovere di amarsi è anche verso di loro.
Qualità di Hekamiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Hekamiah sono franchezza, coraggio, spiccato senso dell'onore e del dovere; carattere forte, capace di consigliare e di farsi ascoltare; intuizione e saggezza, conciliazione, spirito di servizio, fedeltà alla propria parola, amore universale. Concede trionfo sul nemico, sui traditori, sugli oppressori e piena riuscita in virtù di un comportamento improntato a onestà e rettitudine. L'Angelo dell’Abisso contrario a Hekamiah si chiama Kobabiel e rappresenta la persecuzione. Induce ribellione sterile, vigliaccheria, inganno, tradimenti e abusi di potere di ogni sorta. Causa rivolte e usurpazioni. Blocchi emotivi, depressioni.
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a questo Nome si chiama: "sbarazzarsi della depressione". L'esistenza di ognuno è costellata di ostacoli e di prove che a volte ci mettono in ginocchio. Ma quando perdiamo l'equilibrio e cadiamo, invece di sprofondare nel dubbio e nella depressione, è il momento di rialzarci e, secondo la Kabbalah, proprio questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace per riscoprire il potere in sè stessi, attingere alla sua fonte e diventare consapevoli della propria forza e del giusto uso che se ne deve fare per ottenere la Gioia.
Meditazione. Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: ricevo il dono della forza emozionale di reagire dopo aver inciampato, di risorgere dopo essere caduto e di resistere quando il cammino sembra intollerabile.

Giorni e orari di Hekamiah
Se sei nato nei giorni di reggenza di questo angelo, Hekamiah è sempre in ascolto per te; ma in particolare le sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 24 gennaio, 19 giugno, 2 settembre, 13 novembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie dalle h. 5.00 alle 5.20. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare. La preghiera rivolta specificamente a Hekamiah è il 2° versetto del Salmo 87: Domine, Deus salutis meae in die clamavi et nocte coram te (Signore, Dio della mia salvezza, al tuo cospetto ti invoco giorno e notte).
Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori
A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi; questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul solo piano di vero interesse: quello cioè dell'introspezione psicologica. Mentre le lettere ebraiche si leggono da destra a sinistra, però, i corrispondenti Tarocchi vanno letti da sinistra a destra. In questo caso, la radice (he-qoph-mem) del Nome risponde alla configurazione:
il Papa - il Sole - la Morte
da cui la riflessione interiore che nasce dalle domande poste da questi arcani: chiede il Papa: (l'ideale, il ponte, il mediatore) che cosa comunico agli altri e con quali mezzi? ho un ideale? chiede il Sole: cosa mi dà energia, piacere, successo? Sono amato? costruisco qualcosa di nuovo? quale immagine ho di mio padre e del potere? chiede la Morte (trasformazione profonda, rivoluzione, chiusura di un ciclo): qual'è la mia ira? cosa deve morire in me? cosa devo lasciar andare?
CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infine al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano influenze ai nati fra il 6 e il 10 giugno. L'angelo Hekamiah appartiene al Coro degli Angeli Cherubini guidato dall'Arcangelo Raziel, che domina anche su questa decade in particolare (1°-10 giugno). Il segno dei Gemelli nel suo complesso cade invece sotto l'influenza dell'Arcangelo Michele.
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